Nel 2017 aumentano infortuni e morti sul lavoro. Il Testo Unico sulla Sicurezza prevede l’impiego di Dispositivi di Protezione Individuale per la salvaguardia della salute dei lavoratori. Fra questi c’è anche Helpy Oops, il DPI adatto a ogni settore. Vediamo perché.
“Morti bianche”, “incidenti sul lavoro”, “infortuni professionali”: espressioni che purtroppo siamo abituati a sentire sempre più spesso all’interno delle cronache nazionali e che disegnano un quadro non felice del mondo del lavoro in Italia.
Secondo gli ultimi dati INAIL, nei primi 7 mesi del 2017 (gennaio-luglio) sono aumentate dell’1,26% le denunce d’infortunio in ambiente lavorativo mentre le morti hanno registrato un incremento del 5,16% rispetto allo stesso periodo del 2016.
È importante notare come i settori economici maggiormenti colpiti da queste tragedie siano quelli delle Costruzioni (13,9% del totale), delle Attività manifatturiere (12,8%) e del Trasporto e magazzinaggio (10%), tutti settori in cui spesso manca un vero controllo sull’effettivo rispetto delle regole e dove l’adozione di idonei strumenti di protezione e sicurezza aiuterebbe a limitare drasticamente il numero degli incidenti sul lavoro.
A questo proposito il legislatore italiano nel 2008 ha emanato il cosiddetto “Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro”, un Decreto Legislativo che riunisce tutte le norme che si sono susseguite negli anni in materia di infortuni sul lavoro, e che oggi accoglie anche i successivi aggiornamenti, come ad esempio l’ultimo, quello di maggio 2017, che comprende importanti atti emanati nell’anno 2016.
Nella pratica, il Testo unico sulla sicurezza (d. lgs 81) fornisce un elenco di prescrizioni e consigli per prevenire e tutelare l’integrità fisica e psichica dei lavoratori. A questo scopo, il legislatore ha previsto la possibilità per i datori di lavoro di fornire ai propri dipendenti i cosiddetti Dispositivi di protezione individuale (DPI) definiti dallo stesso in questo modo:
qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo.
All’interno del Testo Unico, il legislatore ha inoltre stabilito che i Dispositivi di protezione individuale debbano sottostare e rispettare la serie di prescrizioni previste dal D.Lgs. 475/92.
Helpy Oops, il Dispositivo di Protezione Individuale per tutti i lavoratori
Grazie alle sue caratteristiche e alle sue speciali funzioni, il dispositivo di telesoccorso Helpy Oops è uno strumento di protezione e sicurezza a 360 gradi e può essere utilizzato come DPI anche in contesti lavorativi, soprattutto in quelli che prevedono la presenza di lavoratori isolati. Vediamo di seguito alcune delle caratteristiche che rendono Helpy Oops un Dispositivo di Protezione Individuale adatto a qualsiasi settore lavorativo:
- Rilevamento caduta: grazie a un particolare sensore interno, Helpy Oops è in grado di rilevare automaticamente un’eventuale caduta del soggetto che lo sta indossando e invia in automatico una serie di segnalazioni d’allarme ai numeri inseriti in rubrica; in questo modo colleghi e datori di lavoro vengono avvisati immediatamente nel caso si verifichi una caduta accidentale del lavoratore. Una funzione molto utile, questa, soprattutto nel settore edilizio, o in generale per chi svolge lavori in altezza.
- Richieste di soccorso: è possibile memorizzare all’interno della SIM di Helpy Oops fino a 12 numeri di telefono. In caso di necessità è possibile chiamarli uno dopo l’altro in serie semplicemente schiacciando un solo pulsante; il dispositivo invierà in automatico anche un SMS di geolocalizzazione con il quale sarà facile e immediato geolocalizzare la persona in possesso di Helpy Oops e intervenire prontamente. Una funzione molto importante in tutti quei contesti lavorativi in cui sia necessario gestire eventuali situazioni di emergenza nella maniera più tempestiva e semplice possibile.
- Rilevamento posizione: è sempre possibile sapere dove si trova Helpy Oops (e quindi il lavoratore che lo indossa attraverso la comoda clip di fissaggio). Grazie al ricevitore GPS interno, basta inviare da remoto un SMS di richiesta posizione alla SIM contenuta all’interno del dispositivo, ed esso risponderà con un altro SMS contenente un link di Google Maps relativo alla posizione in cui si trova. Una funzione molto utile questa all’interno di ambienti lavorativi estesi, in cui potrebbe rivelarsi necessario conoscere la posizione esatta di lavoratori e dipendenti.
In quanto appartenente alla categoria dei “sussidi tecnici e informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei portatori di handicap di cui all’articolo 3 della legge n. 104 del 1992″ il Dispositivo di Telesoccorso Helpy Oops usufruisce inoltre delle agevolazioni fiscali previste per i lavoratori con disabilità.