Luglio è ormai alle porte e soffia il suo alito caldo sulle nostre città, trasportandoci con l’immaginazione fra freschi boschi silenziosi. Allo scoccare dell’alba di sabato l’escursionista sarà fra i primi a partire: ma quali sono gli oggetti che sicuramente porterà con sé e per quali motivi? Zaino, bacchette e un localizzatore GPS per trekking sono tre fra gli accessori prioritari per ogni amante della montagna, tanto sul fronte della comodità quanto su quello della sicurezza: scopriamo insieme perché.
1. Lo zaino giusto: comodità è sinonimo di sicurezza
Che si vada in montagna per una mezza giornata o per un intero weekend, lo zaino è comunque un elemento imprescindibile. Per brevi escursioni è sufficiente uno zaino da 30 litri, l’importante è che sia impermeabile, ma soprattutto dotato di schienale ergonomico e, possibilmente, supporti lombari. Solo in questo modo si garantiscono una postura e dunque un equilibrio ottimale e si evitano così pericolosi scivoloni. Bando quindi a borse, marsupi e tracolle: solo con lo zaino giusto si affrontano sterrati, massi e malghe scoscese in totale sicurezza!
2. Le bacchette da camminata: un salvavita per schiena e ginocchia
Anche i percorsi a bassa difficoltà nascondono spesso tranelli insidiosi, come mulattiere o pietraie che mettono a dura prova fiato, muscoli e articolazioni. In alcuni periodi dell’anno, poi, la faccenda si complica perché il terreno si ricopre di foglie scivolose o di fango, dove anche con dei buoni scarponcini il “grip” diminuisce inevitabilmente. Necessità di allenamento a parte, le bacchette potrebbero quindi essere il vostro salvavita tanto in salita quanto in discesa, soprattutto se soffrite di problemi alle articolazioni, di scoliosi o altre patologie del genere, perché vi consentiranno di scaricare su di esse il vostro peso, lasciandovi molto meno affaticati.
3. Dispositivi GPS per trekking: quando la mappa non basta
Nelle mappe del CAI si trovano sempre istruzioni per orientarsi prendendo a riferimento elementi significativi del paesaggio. Può comunque succedere di perdere l’orientamento: distratti dalla bellezza del paesaggio o troppo concentrati nell’appoggiare i piedi in sicurezza, ignoriamo inavvertitamente i segni bianco-rossi e imbocchiamo la diramazione errata. Ecco che un GPS per trekking dotato di funzione telesoccorso può venirci in aiuto là dove la mappa non è sufficiente: questo tipo di localizzatore gps sport può infatti essere localizzato in qualsiasi momento via satellite, permettendo di ricevere un SMS con la propria posizione esatta; può essere inoltre sfruttato come un vero e proprio telefono salvavita per inviare richieste di aiuto in situazioni critiche.
Il GPS per trekking Helpy Oops aggiunge a queste funzioni anche quella di segnalazione automatica in caso di caduta. Il laccio, la clip e la scocca in silicone lo rendono infine trasportabile comodamente in ogni situazione, oltre che molto resistente e leggero, tutti fattori da prendere in considerazione quando si sceglie un dispositivo GPS per montagna.